giovedì 5 giugno 2014

Attaccarla, non subirla

Erri De Luca saprebbe certamente trovare migliori locuzioni verbali per descrivere quel che intendo.
Ma, insomma, prova a farmi capire: c'è un punto oltre il quale, sia nella corsa che nel ciclismo, ma presumo anche nella canoa, per dire, la strada che hai davanti non la subisci più. Inizi ad andarle incontro accelerando come se prima avessi sempre decelerato. E' una sensazione che non si colloca su un ritmo preciso o su una velocità precisa, ma è un punto in cui inizi a sentirti forte e a godere anziché soffrire. Probabilmente è solo un punto in cui arrivi ad avere una buona forma atletica rispetto al passato. Una sorta di salto di qualità, il salire di condizione che diceva sempre Ciro.
Oggi, è stato uno di quei momenti.
Anche ieri a Montevecchia a dire il vero, ma oggi la maggiore pedalabilità della salita della Colma di Sormano mi ha permesso di gustarmela appieno. Siglo per la prima volta un tempo sotto i 40', esattamente 39'08", che vuol dire una VAM di 962 per 304 watt di potenza media. Tolgo circa 3' al vecchio PB. Ho sempre spinto rapporti più duri del solito, e questa volta su questa ascesa non ho mai usato il 28, più che per scelta perché non ne ho mai sentito, a differenza del passato, la necessità.
Sono felice per il crono e per le sensazioni, un colpo di pedale che mi ha fatto se sentire forte.
 
Alla prossima

2 commenti:

  1. Paura...ragazzo...fai paura....e chissà nel 2015!
    Però...te la butto lì...ultimamente ho ripreso a fare gare di km verticale di corsa: su sentiero, ripidissime, da fare più che altro "al passo". Un sacco di ciclisti vanno benissimo, anzi...primeggiano....prima o poi dovresti provarne una eh! Magari anche con dislivello di 500 m.....per cominciare....pensaci...pensaci....io venerdì 13 ne faccio una in svizzera....a cromometro...se riesci ad organizzarti con la tribu' e vuoi venire....fammi un fischio! :)

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  2. uzì, io ho bisogno di rifiatare, i miei muscoli e il mio cuore non resistono a sofrzi continui senza stacco...
    anche nelle salite in bici, se sono lunghe e poco pedalabili , a pendenza costante e toste, tipo alpe ... io soffro.
    e nella corsa ancor di più, perché se smetti di correre ti fermi, mentre in bici puoi cambiare posizione, alzarti sui pedali, smettere per un attimo di pedalare e andare avanti lo stesso...e i muscoli si riossigenano un po'...

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